L'autunno è l'ultimo periodo di produzione dei nostri orti prima dei mesi invernali di riposo e di rigenerazione del terreno. L'estate è ormai conclusa e l'inverno è alle porte. Nel mese di ottobre, il principale dell'autunno, le attività da fare in orto sono molteplici.
Prima di scoprire cosa coltivare ad ottobre nei nostri orti e balconi, è bene non dimenticare che in autunno si possono ancora raccogliere gli ultimi prodotti estivi, in particolare nelle zone in cui i climi sono ancora miti.
In autunno si possono raccogliere le ultime uve, sebbene la vendemmia si avvii alla conclusione, ed ortaggi come pomodori, peperoni, zucchine e basilico, mentre sboccia definitivamente la stagione dei funghi, delle castagne, delle nocciole, delle mandorle e degli arachidi, senza dimenticare le prime raccolte di olive per chi avesse la fortuna di avere un oliveto.
Nel frutteto autunnale di ottobre si raccolgono, oltre alle più comuni mele e pere, anche cachi, kiwi, melograni, fichi ed anche limoni. Dal sud Italia possono già arrivare, oltre ai fichi d'India, anche i primi agrumi: non solo arance, ma anche mandarini e mandaranci, pompelmi e cedri, tutti validi aiuti nel combattere i primi raffreddori a suon di spremute di vitamina C.
Ma la vera protagonista del mese di ottobre è la zucca, che tutti ormai festeggiano la sera di Halloween. Se ne trovano di tutte le forme e dimensioni, dalla zucca violina alla verde delica, ottima per i risotti, oltre a quelle ornamentali, che non sono indicate da mangiare.
L'orto nel mese di ottobre
Le attività autunnali in orto non si limitano soltanto a cosa seminare a ottobre, ma ci si deve adoperare anche alla preparazione del terreno in vista dell'inverno, alla concimazione e al compostaggio e, non meno importante, alle coperture adatte e necessarie per la protezione delle piantine dai primi geli.
Per difendere i primi germogli dal freddo si possono utilizzare dei teli come copertura in tessuto non tessuto, da allestire almeno durante la notte, dove le temperature tendono a scendere ulteriormente. Sono utili anche mini tunnel o la predisposizione di piccole serre, che faranno continuare la produzione anche per la prima parte dell'inverno. Un ulteriore valido aiuto è dato dalla pacciamatura, meglio se con teli scuri biodegradabili o riutilizzabili, che catturano maggiormente i raggi solari e mantengono il calore nel terreno.
Ottobre e novembre sono mesi importanti per l'arricchimento del terreno grazie al concime naturale, interrando in superficie un compost di letame e humus, in modo che durante l'inverno possa maturare e apportare al terreno tutti gli elementi nutritivi che la produzione primaverile richiederà.
Un fertilizzante naturale da considerare, nel caso di agricoltura biologica, è l’humus di lombrico o vermicompost, che oltre ad arricchire il terreno ne va a migliorare le caratteristiche. Questa sostanza organica prodotta dall'allevamento di lombrichi è data da scarti vegetali e letame che i lombrichi, cibandosene, trasformano nel prezioso concime.
Cosa piantare nell'orto a ottobre
Il periodo di ottobre è il più adatto per le coltivazioni a ciclo breve, che crescono velocemente e si possono raccogliere verso fine mese, prima del freddo dell'inverno.
Tra le verdure da piantare a ottobre ci sono molti tipi di insalate:
- radicchio;
- indivia;
- rucola;
- lattuga e lattughino;
- scarola;
- valeriana.
Ma anche:
- rapanelli;
- spinaci;
- cime di rapa;
- broccoli;
- verze.
Tra gli ortaggi da piantare a ottobre invece, ci sono quelli particolarmente resistenti al freddo:
- aglio;
- cipolle;
- scalogno;
- piselli;
- fave;
- carote;
- topinambur;
- patate.
L'aglio e le cipolle, in particolare, possono essere messe a dimora, mentre i legumi, come fave e piselli, arricchiranno il terreno di azoto.
Non sono da dimenticare le aromatiche, i cui aromi sono parte fondamentale della cucina autunnale. Tra le piante aromatiche da piantare a ottobre ci sono:
- erba cipollina;
- menta;
- origano;
- alloro;
- borragine;
- salvia;
- timo;
- rosmarino;
- prezzemolo;
- maggiorana.
Tra ottobre e novembre si può raccogliere anche il prezioso zafferano, che si ottiene dagli stimmi rossi del fiore.
I trapianti di ottobre
In questo mese, oltre alla semina in campo, ci si può dedicare anche all'attività del trapianto, che consiste nel mettere in orto delle piantine già formate, acquistate o fatte crescere prima in semenzaio. Questo passaggio richiede che il terreno sia fresco, rimestato di recente, quindi morbido.
Si possono trapiantare:
- biete e coste;
- varie tipologie di cavoli (cavolo cappuccio, cavolo broccolo, cavolo verza, cavolfiore);
- cime di rapa;
- finocchi;
- porri.
Sia per la semina che per il trapianto, è utile seguire i cicli naturali della luna.
In luna crescente, scegliete per i vostri orti ravanelli, carote, cavoli e lattughe, oltre alle aromatiche che si moltiplicheranno più facilmente.
In luna calante invece, preferite cavoli, indivia, radicchio, legumi e spinaci, oltre alle aromatiche sempreverdi, come salvia, timo, rosmarino e maggiorana. Dedicatevi inoltre, mediante anche l'utilizzo di estirpatori manuali, ad estirpare le erbacce ed eliminare le piante di cui si sta concludendo la produzione, come il basilico. Inoltre, questa fase è la più adatta per la concimazione del terreno, rinnovandolo con il compost, ed alla preparazione di aiuole e vasi, nel caso di orto da balcone.