La rosa rappresenta senza ombra di dubbio la specie floreale più apprezzata e amata in tutto il mondo, complice la sua innata bellezza ed eleganza, accompagnata da un piacevolissimo profumo. Il particolare fascino di questo fiore si accompagna tuttavia alla caratteristica delicatezza di tale specie che necessita di cure, attenzioni e accorgimenti continui. Allo stesso modo, anche le rose rampicanti presentano le medesime problematiche, le quali richiedono interventi di cura e manutenzione ancora più frequenti.
La potatura delle rose rampicanti rappresenta un vero e proprio obbligo, un fattore da non sottovalutare nè da porre in secondo piano quando si sceglie di introdurre tale specie nel proprio giardino. Le rose rampicanti si distinguono infatti per il rapido e rigoglioso sviluppo, che tuttavia deve risultare sempre controllato. Considerare questo fattore risulta importante non solo per conferire alla pianta una forma ordinata e aggraziata, ma anche e soprattutto per preservarne lo stato di salute ottimale.
La potatura rose rampicanti, infatti, consente loro di produrre nuovi rami accompagnati da successive fioriture, ma al contempo correttamente sfoltiti in modo tale da consentire il corretto filtraggio di luce solare e aria: questo garantisce ai rami stessi di non risultare soffocati e costretti, riducendo al minimo la possibilità che si creino le condizioni ottimali per la proliferazione di parassiti o organismi infestanti che finirebbero inevitabilmente per pregiudicare la salute della pianta.
Rimuovere eventuali rami secchi poco produttivi permette dunque di preservare la pianta, permettendo ai rami più giovani di fruire di tutto il nutrimento necessario per una crescita rigogliosa. Come si potano le rose rampicanti? Ecco una serie di suggerimenti utili volti a compiere tale operazione secondo le modalità più soddisfacenti ed efficaci.
Come potare le rose rampicanti
Le modalità di potatura variano in funzione della tipologia di rose di cui è necessario prendersi cura: tuttavia tale operazione presenta una condizione comune che si caratterizza nella rimozione dei rami secchi, appassiti e meno rigogliosi che influiscono sul nutrimento di quelli più giovani, e che vanno a creare disordine e un eccessivo affollamento nella pianta stessa. Se in autunno occorre semplicemente dedicarsi alla rimozione di eventuali foglie secche e in caduta, la fine dell'inverno rappresenta il periodo ideale per quel che concerne il taglio dei rami secchi e che hanno in qualche modo subito le conseguenze del freddo rigido tipico della stagione.
Quando si parla di potatura rose rampicanti rifiorenti è necessario ridurre la lunghezza dei rami, avendo cura di rimuovere tutte le fronde che risultano secche o eccessivamente legnose servendosi di apposite forbici per potatura. Importante reciderli sempre al di sopra delle neonate gemme sane attraverso un taglio obliquo netto e in direzione opposta alla gemma stessa.
Terminata tale operazione, si procederà poi a ripartire e legare i rami conferendo alla pianta una forma a ventaglio che agevoli la circolazione dell'aria e della luce solare in maniera ottimale. Per farlo in modo veloce, potete ricorrere all'uso di una legatralci, soprattutto se si tratta di una pianta molto estesa. Definire la forma della pianta di rose rampicanti permetterà inoltre di sfruttare meglio lo spazio circostante e la lunghezza dei rami, consentendole di produrre con facilità, una quantità maggiore di infiorescenze.
Un ultimo accorgimento che coinvolge le rose rampicanti da tenere in considerazione è legato al periodo più adatto per procedere allo sfoltimento: è opportuno infatti evitare di potare le piante quando sono ancora troppo giovani. Il taglio dei rami, detti anche polloni, ne pregiudicherebbe e ridurrebbe radicalmente la fioritura: ideale è lasciar trascorrere almeno un anno prima di procedere alla potatura, avendo cura di praticarla solo se strettamente necessario, ovvero se la pianta ne pone le condizioni presentando rami secchi, informi, poco ordinati e di colore brunastro.
Per quanto riguarda invece la cosiddetta potatura di mantenimento, sarebbe opportuno procedere periodicamente con la rimozione di circa il 40% dei polloni, limitandosi a mantenere solo 3 gemme sui rami laterali che hanno fiorito l'anno precedente. Ad ogni modo la potatura rose rampicanti dopo fioritura è sempre d'obbligo, a prescindere dalla specie della pianta.
Come potare le rose rampicanti in vaso? Semplicemente impiegando la medesima tecnica, avendo cura tuttavia di riposizionare i rami in maniera adeguata, fissandoli sull'apposito supporto, una volta recisi i polloni superflui. Questo permetterà alla pianta di arrampicarsi con facilità, favorendo il corretto sviluppo dei rami più giovani e la successiva fioritura.
Potatura rose rampicanti periodo
Quando si potano le rose rampicanti? Il periodo più favorevole per potare rose rampicanti rifiorenti è quello in cui la pianta si prepara alla prima fioritura della stagione primaverile. In questo caso sarà necessario intervenire con una potatura più accurata, alla quale faranno seguito solo interventi di lieve entità, volti al contenimento e controllo della forma della pianta.
La potatura potrà variare anche in funzione dello sviluppo e dell'età della pianta: rose in fase di crescita necessitano di interventi più accurati e profondi finalizzati a promuoverne lo sviluppo mentre se più vecchie, dato lo sviluppo completo e una crescita più lenta, richiederanno interventi non solo meno frequenti ma anche limitatamente invasivi. La potatura può avvenire anche in inverno inoltrato avendo cura di evitare il periodo di risveglio vegetativo e di fioritura in modo da non compromettere il naturale ciclo vitale della pianta che è solito protrarsi fino all'autunno inoltrato.